Gli arresti di oggi dimostrano ancora una volta come il tema del voto libero in questa città sia ancora terribilmente attuale.. Il Comitato Partecipalermo, proprio sulla libertà di voto, aveva incentrato la propria campagna elettorale nel 2012. Riteniamo che quanto avvenuto con gli arresti di oggi, al di là dell’esito processuale di queste indagini, fa emergere uno spaccato di una
Essendo tra i nostri valori costitutivi la richiesta di una politica trasparente e considerando indiscutibile il ruolo dei dati consultabili online, il Comitato Partecipalermo aderisce all’iniziativa proposta da OpenDataSicilia, che ha lanciato un appello a tutti i candidati alle prossime comunali del 30 Maggio. L’idea è quella di cogliere l’occasione delle elezioni amministrative 2015, che in Sicilia riguardano 54 comuni,
Teatro Al Massimo gremito ieri sera. Un clima di gioiosa Festa. Studenti, professori, famiglie, amici, tutti coinvolti, in modo diversi, per la messa in scena dell`Antigone di Sofocle. Un grande e applauditissimo successo e tante intense emozioni per tutti. Il progetto di sinergia fra tre istituti scolastici palermitani: il Liceo classico Vittorio Emanuele II, Il Liceo artistico Catalano e il
Già da anni, con mirabile impegno, il liceo classico Vittorio Emanuele II porta avanti l’interessante e strategico progetto di coinvolgere attivamente i suoi studenti in un’esperienza teatrale volta a mettere in scena quei classici dell’antica Grecia, che sono stati oggetto di studio. Un metodo inimitabile per sollecitare l’attenzione e l’approfondimento del materiale proposto durante l’anno. Il Comitato Partecipalermo, coinvolto già l’anno
Aula Consiliare affollata in occasione della presentazione del libro di Salvo Ognibene, pubblicato da Navarra editore: L’eucaristia mafiosa. L’incontro è stato organizzato dal Comitato Partecipalermo. Ha introdotto e moderato Francesco Bertolino, consigliere comunale e promotore del comitato Partecipalermo. Sono intervenuti l’autore del libro, Salvo Ognibene, il professore Giuseppe Savagnone, padre Giacomo Ribaudo e il procuratore antimafia Vittorio Teresi, che hanno coinvolto